"Alla domanda di cosa si debba intendere per 'stringa architettonica', penso di poter ancora rispondere: "una porzione minima di architettura (morfema architettonico), dotata di tettonicità abitabilità e accessibilità, avente valore grammaticale e, perciò, capace - a partire da un numero limitato di elementi - di produrre, attraverso 'regole di trasformazione', un numero infinito di stringhe-altre (stringhe architettoniche-altre, architetture-altre)"". (Luigi Calcagnile)