I corsisti, perlomeno molti di essi, vogliono raccontare di sé, dei loro trascorsi, del loro attuale stato d'animo, delle loro prospettive e speranze. E insieme li aiutiamo a esprimersi quando ne avvertono il bisogno o, nei casi in cui non si presenti la necessità di un nostro intervento, condividiamo la lettura dei loro elaborati se desiderano farcene partecipi... La scelta della libertà tematica, come anche di scrivere in prima o in terza persona, si è rivelata vincente per aver dato la possibilità agli autori di raccontare quello a cui più tenevano, e nel modo che a loro pareva più opportuno. I testi raccolti, pertanto, possono essere dei ricordi autobiografici, delle riflessioni sulla condizione carceraria, dei racconti in terza persona con evidenti richiami personali, o ancora, dei pezzi di fantasia. Ricordi, racconti di fantasia, storie nostre o altrui, sono tutte occasioni di mettersi in relazione con se stessi o con gli altri, dove ragione e sentimento trovano finalmente la loro armonia.