"Nel momento in cui il poeta è chiamato ad esprimere le proprie emozioni, spesso la scelta ricade su quelle più travolgenti e turbolente. Ma le emozioni, si sa, sono refrattarie ai limiti imposti dalle parole scritte. Eppure, nella raccolta di Gabriella, ho trovato una poesia cadenzata, che invita tanto alla riflessione quanto alla passione. Tinte delicate, versi morbidi e sospesi, per chi ha bisogno di ricaricarsi per poter partire di nuovo. Ed è proprio in funzione di questi momenti di quiete che scatta la grinta e la passione, come la spinta ad un gigantesco pendolo nel momento giusto. Ma se la spinta viene data nel momento sbagliato, si rischia di essere travolti. È infatti il movimento, contenuto nel titolo dell'opera, il grande protagonista di questi versi. E quando ad essere inerti sono le emozioni, la sospensione diventa insostenibile e subentra il freddo, la vittoria della lontananza spirituale su quella fisica. E infatti, quando si arriva al conflitto tra mente e cuore, la calma è completamente infranta. E il silenzio rimane solo esterno." (Alessandro Capotosti)