Sesso e genere sono concetti assai diversi, l'uno determinato dalla biologia, l'altro costruito socialmente. Assumendo tale diversità come punto di partenza del loro lavoro, le autrici propongono un percorso che, offrendo sguardi su storia umana, linguaggio, scuola, maternità, violenza, cambiamento del maschile e sfida ai ruoli di genere rappresentata dalle famiglie omogenitoriali, porta a sottolineare quanto i ruoli socialmente attribuiti a donne e uomini siano culturalmente predeterminati e rappresentino delle gabbie che perpetuano il dominio maschile e la subalternità femminile, riproducendo immagini di uomo e di donna rigide e stereotipate. L'obiettivo è contribuire a scrivere un'altra storia, oltre i destini, che dia spazio al libero pensarsi. Come scrive la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, "le autrici hanno saputo affrontare, con rara competenza e completezza, le riflessioni su quelle definizioni del femminile e del maschile ancora vincolate a predeterminati destini, assai limitativi per chi intende osservare i cambiamenti del mondo e desidera interpretarli alla luce di valori non negoziabili come la solidarietà, l'uguaglianza, la libertà".