La raccolta presenta la realtà umana e ambientale, sana e malata, del nostro tempo attraverso l'uomo, visto operare nei diversi comportamenti di violento e di vittima. "La poesia conserva la ferita aperta" come sostiene Gaboury per far capire di non causarne altre. I ritrovati della nuova tecnologia, impiegati e usati male, come nel passato non molto lontano, fanno dimenticare le ferite aperte e ne provocano altre. La poesia diventa, dunque, il luogo della riflessione sulla società, con il fine di comprendere e far comprendere gli abusi che l'uomo spesso commette. Probabilmente esiste una via d'uscita, ma è necessario levare le maschere dell'ipocrisia.