UMBERTO ECO è nato ad Alessandria nel 1932; filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L'isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale (1975), I limiti dell'interpretazione (1990), Kant e l'ornitorinco(1997), Dall'albero al labirinto (2007) e, insieme a Jean-Claude Carrière, Non sperate di liberarvi dei libri(2009). Nel 2004 ha pubblicato il volume illustrato Storia della Bellezza, seguito nel 2007 da Storia della Bruttezza, nel 2009 da Vertigine della lista e nel 2013 Storia delle terre e dei luoghi leggendari. JEAN- CLAUDE CARRIÈRE nato nel 1931, è sceneggiatore cinematografico e televisivo, autore teatrale, romanziere, poeta e saggista. Esordisce al cinema nel 1963, anno in cui inizia anche la sua collaborazione con Buñuel, scrivendo la sceneggiatura di Il diario di una cameriera, cui seguiranno Bella di giorno, La via lattea, Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà e Quell'oscuro oggetto del desiderio. Collaborerà anche con i registi italiani Marco Ferreri (La cagna) e Giuseppe Bertolucci (L'iniziazione), con i francesi Louis Malle e Jean-Luc Godard e con lo spagnolo Jesús Franco (Miss Muerte e Cartas boca arriba). Dal 1970 prende parte al C.I.R.T. di Peter Brook, per il quale ha adattato Misura per misura da Shakespeare, La Cerisaie (1981) da Cecov e il Maha-bha-rata dall'antico testo indiano..