Umberto Eco è stato insieme un grande interprete del passato e uno straordinario innovatore. Con la sua attività di intellettuale "a tutto campo" ha segnato in maniera importante il mondo culturale italiano ma soprattutto internazionale. Grazie alla sua capacità poliedrica di unire un'intensa produzione accademica all'impegno come romanziere, ha travalicato la fama già dovutagli nelle università di tutta Europa, raggiungendo il grande pubblico e abbattendo le barriere tra due mondi che a volte erano parsi inconciliabili.
Umberto Eco nasce ad Alessandria nel gennaio del 1932. In gioventù partecipò alle attività del ramo giovanile dell'Azione Cattolica. Successivamente, nel 1954, si è laureato in filosofia all'Università di Torino con una tesi sull'estetica di Tommaso d'Aquino. Da qui nacque una prodigiosa e feconda passione per la filosofia e la cultura medievale. Nello stesso periodo Eco incominciò a manifestare interesse per lo studio semiotico della cultura popolare contemporanea e dello sperimentalismo letterario e artistico.
Nello stesso 1954 Umberto Eco vinse un concorso indetto dalla RAI per l'assunzione di nuovi funzionari. Partecipò così al rinnovamento dell'ambiente culturale della Televisione di Stato italiana, venendo poi considerato come uno degli artefici della centralità della RAI nell'insieme del sistema culturale italiano.
Fecondo anche il lavoro svolto per la casa editrice Bompiani, per la quale fu nel periodo 1959-1975 il condirettore editoriale. Nel 1962 pubblicò un saggio intitolato Opera aperta, che ispirò il movimento d'avanguardia italiano Gruppo 63 ed ebbe una grande risonanza internazionale.Nello stesso periodo, in qualità di professore incaricato, incominciò a girare le università italiane, fino ad arrivare, nel 1975, alla cattedra di semiotica come professore ordinario a Bologna.
Nella città felsinea Eco è stato il direttore del DAMS, l'Istituto di Comunicazione e spettacolo, ha dato inizio al corso di laurea in Scienze della comunicazione ed è divenuto Presidente della Scuola Superiore di Scienze Umanistiche che coordina l'attività dei dottorati bolognesi del settore umanistico.
L'esordio di Eco nella narrativa è legato a un libro di straordinario successo, best seller internazionale tradotto in ben 44 lingue: Il nome della rosa è un romanzo storico ed insieme un giallo, una gothic novel sapientemente farcita di erudite citazioni da medievista.
Tra gli altri romanzi dell'autore di Alessandria, ricordiamo Il pendolo di Foucault, una sorta di satira dell'approccio paranoico ai fatti veri o leggendari della storia e delle sindromi del complotto, L'isola del giorno prima, Baudolino, La misteriosa fiamma della regina Loana.
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