"Tutta la letteratura americana moderna viene da un libro di Mark Twain che si intitola "Huckleberry Finn". È il miglior libro che possediamo. Non c'era niente prima. E non c'è stato niente di altrettanto buono, dopo". Tale la perentoria, concisa affermazione di Ernest Hemingway, che riconosce allo scrittore il merito di segnare con estrema forza e chiarezza - proprio attraverso la straordinaria logorrea gergale del protagonista di questo romanzo sarcastico, irriverente e tenero al tempo stesso - il passaggio dalla cultura semi-coloniale della Nuova Inghilterra a una nuova, autonoma cultura americana, influenzando intere generazioni di scrittori. Questa nuova traduzione del capolavoro di Twain ricrea in italiano il linguaggio affabulatorio e coloritissimo, irto di espressioni gergali del protagonista. Accuratamente integrale, è stata condotta sull'edizione americana del romanzo e non su quella inglese (apparsa un anno prima), monca di alcuni episodi, fra cui quello, magistrale, del barile fantasma che galleggia sul Mississippi.