Con "La fattoria degli animali" Orwell intendeva mostrare il 'tradimento della rivoluzione' bolscevica, il suo trasformarsi dapprima in una dittatura e poi in un regime totalitario tale da annichilire ogni libertà individuale. A tal fine, scelse la forma della favola, con animali parlanti e pensanti che vivono assieme agli esseri umani. La favola ha in sé un'universalità e un valore morale che danno alla rivoluzione russa una valenza più generale, un'applicabilità ad altre rivoluzioni, inserendola nel discorso del pessimismo sulla possibilità di costruire un'autentica e duratura democrazia.