La ragione della traduzione, la sua storia, i criteri con cui essa è stata condotta e le note filologiche sono dell'introduzione, che per tale motivo viene ripubblicata per intero. Il convincimento che l'opera costituisce di per sé un commento al divino poema ed è prova eccellente della validità del nostro dialetto pur nel cimento aulico ed illustre, mi ha fatto suo tenace sostenitore. Pertanto mi auguro che quest'altro saggio della mia fatica, spesa a tenere sveglio il ricordo del poeta peloritano, possa almeno cogliere l'accettazione di quanti come me hanno desiderato a lungo ed invano di avere una copia della sua traduzione in siciliano del divino poema. Agli studiosi ed al popolo di Sicilia ho voluto riproporre un lavoro pregevole scarsamente conservato, perché non sia disperso: questo solo, se non altro, è già motivo di mia soddisfazione. (Nino Falcone)