In questo saggio - scritto nel 1890 e pubblicato l'anno successivo nella "Fortnightly Review" di Londra - Oscar Wilde espone la sua idea di società ideale: una società socialista dove è bandita ogni forma di dominio dell'uomo sull'uomo sia economico - attraverso l'abolizione della proprietà privata - sia statuale - mediante un'organizzazione sociale priva di autorità, potere e proprietà dello Stato. Un'idea di socialismo vicina al comunismo anarchico, dove largo spazio viene lasciato alla capacità di autorganizzazione degli individui, unica via percorribile dall'uomo per trovare e sperimentare la vera libertà. Testo italiano con inglese a fronte. Introduzione a cura di Chiara Cretella.