Questo è un romanzo su un padre e una figlia, le esistenze ricostruite dalle loro voci e dalle pagine di un diario. Zelindo, di famiglia contadina, è un maestro elementare nato trentacinque giorni dopo il Partito Nazionale Fascista. A vent'anni, seconda guerra mondiale, parte soldato, in testa i Canti di Leopardi e una ragazza che lo ha rifiutato. Poi, in un matrimonio faticoso, nasce Argentina, che lo fa innamorare della vita. Argentina, anatomopatologa, legge le cellule dei corpi come una chiromante fa con le carte. Ha vent'anni negli anni Settanta, conosce il pericolo e la bellezza della rivolta. E poi, anziana, il compagno di una vita la lascia per una giovane artista iraniana. E nasce un altro bambino, e anche lui fa di nuovo innamorare della vita.