Xenía è un fondamento della nostra vita da Omero a oggi. È una questione di civiltà, che tocca la vita della polis e della democrazia. Per sapere cosa fare di fronte al dramma dei migranti le risposte sono impegnative. Ma da tremila anni le abbiamo. Basta rileggere Omero, basta ascoltare le parole delle Supplici di Eschilo. Xenía significa "ospitalità", ma è una parola antica che contiene accoglienza, rispetto, attenzione, amicizia, generosità. Ma significa anche saper pensare, saper progettare, senza paure, senza mistificazioni. Per una Europa disorientata i classici tornano a parlare in nome di un agathòn koinón, un bene comune. In questo libro li interroghiamo e ascoltiamo le loro critiche.