Ma, accanto a queste letture più legate a una pura fotografia di documentazione, molto asciutta e reportagistica, New York è stata protagonista anche di interpretazioni fotografiche meno realistiche, dove la ricerca della forma, della composizione, di un certo senso estetico, si dovevano applicare a paesaggi così decisamente caratterizzati.
In questo secondo filone si inscrive il lavoro del giovane fotografo Gianluca Rona (Pavia, 1983) che si è servito di paesaggi e dettagli di New York per trasfigurarli attraverso elaborazioni dal sapore fortemente grafico.
Il modulo stilistico che attraversa gran parte delle immagini è quello del rispecchiamento: la fotografia iniziale viene replicata su uno dei lati, orizzontale o verticale, ma non secondo le regole ottiche che duplicano l’immagine nello stesso senso, ma in modo arbitrario, invertendo i lati delle stesse. Si tratta dunque di un finto rispecchiamento che, alterando l’“effetto specchio”, destabilizza la visione dello spettatore