"La storia di Weimar ci riporta alla tragedia greca. La nascita sotto una cattiva stella, l'esistenza travagliata, la catastrofe al calare del sipario. E al pari di una tragedia greca, Weimar ci invita a riflettere sul significato dell'agire umano: l'impegno appassionato a realizzare qualcosa di nuovo e bello che sfocia nel male assoluto; l'inettitudine piena di buone intenzioni che si accompagna alla sconsideratezza di chi avrebbe dovuto dar prova di una maggiore cautela. Ma Weimar non crollò: fu assassinata. Distrutta deliberatamente dalla destra tedesca antidemocratica, antisocialista, antisemita che, alla fine saltò sul carrozzone nazionalsocialista, forza di opposizione più fervida, virulenta, vittoriosa. Weimar ci rammenta che la democrazia è fragile, la società una costruzione instabile, e che entrambe possono prendere una piega incontrollabile."