Anno 574 d.C.: il Re dei Longobardi viene brutalmente assassinato da una mano all'apparenza ignota. La pace e la coesione del regno vengono d'un tratto messe in discussione e, mentre Pavia e le città principali sono ancora listate a lutto, ecco che già spuntano all'orizzonte uomini senza scrupoli, pronti a tutto pur di impossessarsi del potere vacante, capaci persino di tradurre le proprie radici e svendere l'appartenenza al loro stesso popolo sull'altare di calcoli meschini e vantaggi personali. In questo ambiente torbido di cospirazioni e inganni entra in scena Walimberth, eroe di guerra già al seguito di re Alboino nonché cavaliere simbolo delle genti longobarde che si sono insediate nell'Italia del nord. Sostenuto dal prezioso aiuto dei suoi valorosi compagni d'armi e di Ermelinda, una splendida guerriera di sangue misto goto-romano, Walimberth decide di caricarsi sulle spalle il destino del regno e si mette a caccia della verità, svelando una tela complessa e velenosa che vede coinvolti duchi corrotti, plenipotenziari bizantini, spie e sicari senza scrupoli.