Composti tra il 1834 e il 1837 e pubblicati nel primo volume della raccolta Twice-Told Tales, i quattro racconti qui proposti danno risalto al lato più creativo e originale della scrittura di Hawthorne, la cui freschezza ha ispirato tra i più grandi autori di prose brevi delle generazioni successive. Dalla vicenda del signor Wakefield, che "sperduto tra migliaia di consimili atomi mortali" abbandona la moglie per vent'anni abitando di nascosto a pochi metri di distanza, alla curiosa esperienza di un anziano che si ritrova in un colloquio fantastico col suo passato e con la propria coscienza, queste parabole moderne fondono il gusto dell'inusuale alla riflessione sul destino umano, ritraendo sullo sfondo di eterne questioni spirituali scenari al limite tra il quotidiano e l'eccezionale. La rappresentazione critica dell'anonimo individualismo moderno, al centro del brillante racconto iniziale, richiama i nomi degli altri grandi narratori americani del tempo, dal Melville di Bartleby a Edgar Allan Poe, che di Hawthorne è stato appassionato lettore e recensore.