Gli ex voto anatomici fittili, manifestazioni tangibili della devozione popolare dell'Italia antica, emersi a migliaia fin dai primi scavi archeologici nel nostro Paese, ci raccontano di un fenomeno ancora poco conosciuto, ma assai diffuso e radicato tra le popolazioni etrusche e italiche di epoca medio e tardo-repubblicana. Questo materiale, considerato in genere di scarso valore dagli scavatori del passato, solo in tempi più recenti ha conquistato una propria dignità nella letteratura scientifica. Partendo dalle testimonianze archeologiche, l'indagine esamina questa peculiare espressione della religiosità popolare antica, che vedeva nella protezione della salute e della capacità riproduttiva elementi essenziali per la sopravvivenza, addentrandosi all'interno dei diversi aspetti del fenomeno alla ricerca delle sue implicazioni sociali, economiche e cultuali. Un'indagine sulle connessioni tra i luoghi di ritrovamento di queste offerte, spesso legate ai culti delle acque, e la presenza di affioramenti termali e di risorgive rivela significative coincidenze. A ciò si aggiungono nuove ipotesi su alcuni aspetti tipologici e paleopatologici del fenomeno, espressione "trasversale" di una devozione popolare tanto povera quanto suggestiva. Presentazioni di: Alessandro Sebastiani, Giulio Ciampoltrini e Paola Rendini.