Dopo un'introduzione di carattere generale sul contesto storico e culturale in cui si inserisce il pensiero di Bernard J. F. Lonergan (1904-1984), vengono richiamati quegli elementi dell'analisi conoscitivo-metafisica lonerganiana che portano questo autore a delineare un realismo critico, elaborato a partire dall'auto-appropriazione da parte del soggetto in quanto conoscente, fino a fondare la possibilità dell'etica, possibilità che costituisce la problematica centrale del presente lavoro. A valle di un lungo percorso conoscitivo, in cui il soggetto è invitato da Lonergan ad appropriarsi di se stesso mediante l'intensificazione del dinamismo intenzionale della propria coscienza, cioè attraverso l'attenzione a tale dinamismo, la sua comprensione e la sua piena conoscenza, viene qui approfondito come questo autore sviluppa le tematiche della volontà, della libertà e dell'autenticità sia separatamente sia nelle loro reciproche relazioni. L'etica, come del resto la metafisica, viene colta nel contesto di una complessa integrazione conoscitiva che permette di analizzare il processo di sviluppo dell'essere umano a livello biologico, psichico, intellettuale e morale e di coglierne sia l'unità di fondo sia l'istanza di auto-trascendimento, pur nel riconoscimento dei vari condizionamenti che influiscono sul suo comportamento.