Senza più soldi e con la prospettiva di un'occupazione qualsiasi, Fabio del Colletto, già cronista di nera in un quotidiano fiorentino, decide di raccontare in un libro i retroscena di una storia nella quale sangue e politica si sono mischiati. Mentre scrive, però, Fabio viene a trovarsi senza lavoro, senza un soldo e con davanti a sé, come unica prospettiva per tirare avanti, quella di mettersi a vendere piccoli spazi pubblicitari su di un giornaletto di annunci economici. La sua vita è a un bivio, da una parte quello che ama, dall'altra la fine dei sogni e l'ammissione che avevano ragione i suoi genitori quando gli ripetevano che la vita è una croce da portare con rassegnazione. Ma, prima di arrendersi, capisce di avere un'unica possibilità: pubblicare il libro con la storia di cui è stato testimone e attore.