Vite immaginarie di personaggi immaginari, tra fine Ottocento e primi anni Duemila: donne e uomini dal destino oscuro, di cui vengono rievocate, con precisione "storica", le esperienze memorabili ai loro stessi occhi. Eventi che appartengono a una trama segreta di sentimenti, di ricordi e di desideri, a una mitologia familiare e personale, a una vita parallela spesso clandestina e ignorata, sono raccontati con un virtuosistico contrappunto di stili che attinge ai linguaggi d'epoca e alle loro inflessioni. E nell'applicare la scansione cronologica delle biografie illustri a personaggi anonimi e a una cronaca spesso interiore, di ciascuna esistenza di questa "gente comune" Pontiggia riesce a illuminare l'eccezionalità.