Quando nel 2014 uscì Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce non c'erano altre biografie del grande filosofo, eccezion fatta per il libro necessario ma incompleto di Fausto Nicolini risalente al 1962. Dieci anni dopo la situazione è mutata: gli studiosi hanno dedicato attenzione anche alla vita di Croce e non solo al suo pensiero. Come mai? Perché con Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce è caduto un tabù: l'Amore. La vita del filosofo, non più olimpica bensì tanto tormentata quanto stoica, è diventata raccontabile e raccontata ha arricchito ulteriormente il suo pensiero e la filosofia in generale. Questa edizione contiene tre lettere edite ma sostanzialmente inedite, nel rispetto del principio fissato da Leo Longanesi che in Italia non c'è nulla di più inedito di ciò che è già stato edito: la lettera a Karl Lowith, quella a Francesco Albérgamo e quella a Manlio Ciardo.