Dal Settecento, in Europa, agli ebrei si chiede di assimilarsi. In cambio si promette loro l'eguaglianza. Due secoli dopo quella parabola finirà con milioni di morti. In mezzo, come racconta Bauman, il percorso è stato accidentato: quanto più gli ebrei vanno in cerca dell'assimilazione, tanto più la diffidenza nei loro confronti cresce. Zygmunt Bauman, in questo suo testo del 1988, analizza i meccanismi culturali che stanno dietro alle richieste che le società nazionali europee, soprattutto quella tedesca, hanno rivolto agli ebrei tra Ottocento e Novecento per accoglierli, ma senza mai rimuovere le proprie diffidenze. La conseguenza fu che ancora prima dello sterminio anche i volenterosi che aspiravano all'assimilazione si trovarono in una "terra di nessuno", sospesi nel niente. Spesso furono i primi a cadere.