«Era necessario staccarsi, lasciarsi tutto il mondo alle spalle, come se non ci fosse mai stato. Lo ammetto, non sempre ci sono riuscito, facendomi così coinvolgere nel quotidiano fino a farmi avviluppare completamente dal nulla, l'avido mostro che si insinua sempre ovunque ci sia uno spazio libero. [...] Era tempo di liberarmi da tutto. Anche se non sapevo come, qualcosa era cambiato. Qualcosa stava cambiando, era imminente. Questa molteplicità me lo suggeriva. Era tempo di seguire il caos, che finalmente potevo percepire, in tutta la sua devastante e arcaica potenza».