Una Milano decadente a far da sfondo e, in primo piano, frattaglie umane strattonate da fili invisibili che s'intrecciano in nodi indistricabili. Dagli occhi spiritati di Spillo, testimone involontario di un omicidio, alle mani rapaci di un parassita dal muso di cane, passando per le vene tossiche di un terrorista in cerca di redenzione, per poi finire nelle interiora di una prostituta morta di overdose o dentro le ossa di uno spacciatore dalle ore contate; in un gioco autodistruttivo dove il vincitore non può dirsi tale se prima non ci rimette la pelle.