Brossura, 88 ill. b/n. Gli scritti di un giovane studioso recentemente scomparso, Stefano Corsi, raccolti da amici e colleghi come ricordo e strumento di ricerca. Allievo di Vincenzo Saladino, che introduce la raccolta ripercorrendo le tappe di questa troppo breve vicenda intellettuale, Stefano Corsi si era formato nello studio dell'archeologia e della storia dell'arte greca e romana. Animato da una profonda passione per il mondo antico, evidente anche negli ultimi progetti avviati per la Fototeca Berenson, aveva tuttavia allargato l'orizzonte dei suoi interessi già a partire dalla tesi di laurea sulle collezioni estensi nel Cinquecento. Questa indagine lo introdusse al tema dell'imitazione dell'antico nel Rinascimento, un campo nel quale dimostrò in più occasioni grande intuizione e capacità di analisi. Fondamentale la sua collaborazione con la Casa Buonarroti, per la quale realizzò fra le altre cose il catalogo della collezione archeologica - la sala che la ospita è oggi intitolata alla sua memoria - e approfonditi studi sul collezionismo di Michelangelo Buonarroti il Giovane e sulle splendide incisioni dello Speculum Romanae Magnificentiae.