Il titolo del volume riprende un verso della canzone Agli Italiani di Campanella. La considerazione su una virtù nascosta e trascurata dagli altri, ma anche da se stessa, è rivolta all'Italia, ma essa riguarda tanto più da vicino la patria del filosofo, quella Calabria in cui era nato e alla quale si sentì avvinto da un legame talora critico e doloroso, ma sempre profondissimo. Alla luce di tale ambivalenza, il volume prende le mosse da taluni aspetti del pensiero campanelliano - sul piano filosofico, politico, scientifico, letterario - per poi soffermarsi su momenti della vicenda storica e culturale della Calabria: dalla stagione umanistica e della prima modernità, che vide fiorire l'Accademia Cosentina e la filosofia nuova di Telesio, l'opera storiografica di Gabriele Barrio e la partecipazione al dibattito sulla nuova scienza, fino a momenti dei secoli successivi, in cui immagini stereotipate dei luoghi e dei loro abitanti convivono con nuovi interessi e feconde ricerche.