Scrittore razionale, a Vallone va reso il merito di possedere una metodologia tutta sua nell'impostare i suoi lavori narrativi. Il momento originario è rappresentato da una documentazione che insiste su fatti realmente accaduti o che fanno parte delle "dicerie" della gente. La stilizzazione della trama comprende già in nuce l'elenco dei personaggi, il ruolo di ciascuno, l'evolversi della vicenda, la prospettiva finale. L'indagine dello scrittore segue per così dire un ritmo quinario: osservare, interiorizzare, riflettere, valutare, esprimere. Ragione e fantasia, logos e ventate di lirismo danno consistenza, vigore e calore umano all'impianto letterario di Vincenzo Vallone, proiettato nel mondo ambiguo e controverso della storia, con le sue luci e le sue ombre, i suoi splendori e le sue infinite miserie. Le storie narrate da Vallone passano sovente da un iniziale idillio ad uno sconfinamento nell'incomprensione che mina alle radici il rapporto sentimentale tra i principali protagonisti. In questo modo lo scrittore venafrano convalida la sua teoria pessimistica, secondo cui "l'incomprensione che esiste tra gli uomini rappresenta la tragedia esistenziale dell'uomo moderno".