A cinquant'anni dal 1968, anno cruciale nella storia italiana che ancora oggi rievoca un'intera decade di lotte politiche e di profonde trasformazioni sociali, il volume Vietato vietare. Controcultura in Italia 1968-1977, a cura di Melania Gazzotti, ripercorre quella travolgente stagione attraverso uno dei suoi fenomeni più entusiasmanti: la controcultura. Il libro contiene una ricchissima selezione di pubblicazioni indipendenti, appartenenti in gran parte alla Collezione Enzo Longo e al Centro Studi Movimenti di Parma, che fotografano anni cruciali di lotte e rivoluzioni che segnarono profondi cambiamenti sociali: libri, manuali, fanzine, riviste, poster... Materiali spesso stampati artigianalmente e per questo di difficile reperibilità, che nel loro insieme permettono di ripercorrere la parabola creativa dell'editoria underground tra gli anni 1968 e 1977. I diversi aspetti di quell'esperienza, che appare così diversa dal nostro presente e per questo tanto rilevante, sono approfonditi dai testi critici: Luca Falciola offre un inquadramento generale del periodo; Melania Gazzotti racconta le riviste come strumento di diffusione della controcultura; Kevin Repp si sofferma sulle vicende della pubblicazione di Re Nudo; il contributo di Duccio Dogheria è dedicato ai manuali alternativi, mentre quello di Michele Mordente al fumetto; Claudia Salaris mette in luce l'intreccio tra avanguardia diffusa e politica che ha connotato il movimento del '77; Pablo Echaurren, uno dei protagonisti di quegli anni, ne offre una rievocazione in prima persona.