Lo ?ivaismo ka?miro è una tra le più suggestive correnti sapienziali dell'India antica, secondo la quale il mondo non sarebbe altro che una costruzione del sé interiore, di cui i sensi non fornirebbero che una rappresentazione. Il tutto non sarebbe altro che l'espressione, il corpo di un venerando dio, ?iva, percepito nei due aspetti di distruttore e di riparatore. E la salvezza, suprema identificazione dell'uomo con la causa di tutte le cose, ?iva, potrà essere raggiunta attraverso la disciplina: il devoto deve riuscire a bloccare dentro di sé il flusso mentale, il pensiero discorsivo, e prendere consapevolezza di essere già liberato. Il metodo che gli consentirà di liberarsi dalle proprie responsabilità karmiche costituisce l'oggetto principale di questo libro, che dopo aver tratteggiato a grandi linee il complesso panorama dello ?ivaismo medievale, si concentra sulle cosiddette scuole ka?mire, e in particolare sul Paramârthasâra di Abhinavagupta (tradotto in Appendice), per individuare un percorso soteriologico sospeso fra rituale e speculazione.