Questo vuole essere un viaggio nella Calabria medievale. Caratterizzato da incontri con personaggi noti, da vincoli religiosi, da contratti lavorativi, da commercio e cultura. Una realtà spesso poco conosciuta, oggetti e meccanismi di potere lontani, volti sconosciuti e citati che, attraverso le loro mani logorate dal lavoro, sono stati la parte più vivida della società calabrese medievale. Uomini e territorio sono dunque i due occhi attraverso cui la storia di questo libro si muove e il ritorno al passato è utile per comprendere i meccanismi del presente, ma soprattutto perché lì si trovano le radici di ognuno di noi e la base di quello che a oggi riteniamo sia il progresso.