I libri nascono dai libri: a detta di Jorge Luis Borges, ogni scrittore deve avere un "padre", uno scrittore da imitare, e se non lo possiede è importante che se lo inventi. Il "piacere della lettura" fa poi scattare in letterari e scrittori l'entusiasmo e lo stimolo di parlare, di aggiungere qualcosa di significativo sul testo dell'autore ammirato. Così il testo diventa uno specchio paterno anche per il critico letterario. Anche i saggi in questo libro si sono fatti da sé attraverso gli anni, l'uno dopo l'altro. Sono stati il frutto della passione di rileggere le opere degli scrittori postmoderni, dai più noti come Antonio Tabucchi, Giuseppe Bonaviri e Antonio Pennacchi, a nuovi autori emergenti come Aldo Putignano e tanti artisti nati dal laboratorio creativo di Homo Scrivens, fra cui Vincenza Alfano, Herik Mutarelli, Mariarosaria Riccio e Serena Venditto.