Quando una parola irrompe con forza nel linguaggio politico e giornalistico, imponendosi come una "grande allusione" che tutto spiega e contiene, è di norma inutile che gli studiosi ne raccomandino usi frugali e circostanziati. È quanto accaduto alla "globalizzazione", troppo spesso considerata un "evento" degli ultimi anni e non un lungo e delicato processo storico, che matura negli ultimi centocinquant'anni ed è, semplicemente, una delle ossature della contemporaneità. Tra Sedan e Sarajevo ci si avviò verso una società e un'economia planetarie. Questo libro ragiona su alcune delle principali trasformazioni culturali ed economiche di quel periodo.