Il volume ricostruisce le relazioni tra il Partito comunista italiano e i principali partiti comunisti dell'America Latina dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta. Un periodo di grandi trasformazioni globali che investono anche le società latinoamericane e ne mettono in discussione le istituzioni politiche. I partiti comunisti di questi paesi sono il punto di osservazione prescelto dall'autore per comprendere come il PCI legga i cambiamenti in corso e provi a influenzare l'azione delle organizzazioni comuniste, impegnate, al proprio interno, nel dibattito tra la "via pacifica" e la "via armata" al socialismo. Dal Cile all'Argentina, dal Venezuela al Brasile, il libro ricostruisce i diversi scenari nei quali si sviluppa il fitto reticolo di rapporti e solidarietà, ma anche le divergenze e gli scontri tra partiti, prendendo come punto di riferimento lo sguardo degli osservatori italiani. Al tempo stesso, l'analisi della strategia di politica estera del PCI nei confronti dei partiti comunisti latinoamericani, mette in evidenza la specificità del comunismo italiano sia nel contesto della guerra fredda che all'interno del movimento comunista internazionale. Dalla ricerca, condotta principalmente su fonti d'archivio italiane in gran parte inedite, emerge la funzione mediatrice del PCI in sostegno principalmente delle componenti riformatrici del comunismo latinoamericano, ma senza isolare o combattere le pulsioni rivoluzionarie sviluppatesi al suo interno.