Jan Veermer è oggi considerato, a pieno diritto, uno dei grandi maestri della pittura olandese del Seicento.
Eppure la sua figura resta evanescente, affidata a poche opere di sicura attribuzione e a notizie biografiche ancora più scarse.
Poco sappiamo sulla sua nascita - fu battezzato il 31 ottobre 1632 nella chiesa protestante di Delft - e sulla sua formazione;
quando morì, nel 1676 - in anni di grave crisi finanziaria del paese - lasciò alla moglie e ai figli poco denaro e numerosi debiti.
La sua opera, completamente caduta nell'oblio per quasi due secoli, fu riscoperta solo alla fine dell'Ottocento, innescando tra l'altro una notevole produzione di falsi d'autore.
Questo volume, edito per le monografie d'arte di Silvana Editoriale, traccia il profilo di questo enigmatico e originale artista, seguendo la vicenda umana attraverso le poche fonti accertate e offrendo uno sguardo completo sulla sua opera pittorica.
Le sue tele dipinte a olio, che vedono spesso protagonisti uomini e donne della classe media intenti alle loro faccende, incantano ancora oggi per la sapiente resa fotografica, per la vividezza e la qualità dei colori: nonostante il costo proibitivo, Vermeer non rinunciò mai al blu oltremare ottenuto dal lapislazzulo, che conferiva ai suoi quadri una tonalità e una purezza ancora oggi inconfondibili.