Hana è una bambina siriana di dodici anni dall'intelligenza vivace e dagli occhi nerissimi. Si confida solo con Amina, la sua gemella dell'anima che non c'è più. In una Aleppo distrutta dalla guerra, Hana vive le peggiori nefandezze; si rifugia con il padre in Turchia e, come una giovane reporter, scrive. Nadia, l'altra voce narrante, è una cinquantenne romana che lotta a muso duro contro l'infermità di Luca, il figlio che adora, mentre l'equilibrio familiare va in pezzi. Una ragazzina ribelle e una donna coraggiosa: due storie segnate da un destino avverso s'incontrano, regalandoci un messaggio di speranza. Un libro corale, fortemente e giustamente femminile, nel quale il coraggio non si piega alla disperazione. In cui niente è perduto purtroppo non è veritiero ma in cui si può ricostruire diversamente è attuabile con fatica. Prefazione di Marino Magliani.