Una Sicilia saggia e antica, sanguigna e ambigua, nella quale si alternano impeti eroici e piccolezze umane: questo è lo scenario che fa da sfondo ai racconti di "Vento di scirocco". Come questo vento, che avvolge implacabilmente nelle sue spire, così anche gli eventi si stringono attorno ai molteplici protagonisti delle storie narrate da Salvatore Sutera, che spesso si trovano a combattere contro il proprio destino. Con uno stile delicato, che alterna ironia e malinconia, satira sottile e ferma denuncia, l'autore ci porta in giro negli spazi e nei tempi dell'Isola, dai moti garibaldini ai giorni nostri, fino ad approdare a storie senza tempo che scandagliano glorie e miserie dell'anima. Perché Vento di scirocco narra, innanzitutto, di una universalità di sentimenti che possono appartenere a chiunque, in ogni luogo e a ogni età: l'amore per la natura e per tutti gli esseri viventi, l'anelito di libertà, l'attaccamento ai buoni valori della tradizione e il desiderio di cambiare la propria vita.