Qual è il male oscuro che affligge le infrastrutture italiane? Con questo dialogo semiserio, gli autori, come detective, cercano di trovare gli indizi per una risposta che possa essere la base di una grande occasione: ripartire dal Mediterraneo. Mai come oggi l'Italia è chiamata, forse costretta, a interrogarsi sui suoi mali atavici, sul malfunzionamento della pubblica amministrazione e sull'incapacità di compiere scelte nei tempi che il mercato - ma anche il buon senso - imporrebbe. Gli autori evidenziano come le infrastrutture nazionali non abbiano mai conosciuto uno sviluppo organico e di lungo periodo, restando ingessate nella burocrazia senza via d'uscita. La cartina al tornasole è il sistema della logistica e del trasporto delle merci, a partire dai porti: un sistema che produce inefficienza, devasta risorse pubbliche, genera una costante erosione di entrate fiscali. Miliardi di introiti «regalati» al Nord Europa e un progressivo declassamento del ruolo politico ed economico dell'Italia nel Mediterraneo. E ora? La grande occasione del Mediterraneo che colloca il Mezzogiorno nella posizione inusuale di dettare le linee guida di una nuova Europa, in grado di dialogare con altri continenti e di essere preda di altri burocrati.