Ventitré. Palinodie contiene poesie già pubblicate ma anche composizioni inedite, fortemente espressive, le une e le altre, della profondità raggiunta dall'autore nel proprio percorso creativo. Per questo nel titolo all'usuale connotazione temporale (Ventitré, anno della progettazione dell'opera) è accostato il termine Palinodie, a indicare come la rilettura delle poesie sia filtrata dalla spiritualità maturata grazie al tempo e all'esperienza. L'opera, preceduta dalla Prefazione di Antonio Spagnuolo e conclusa dalla Postfazione di Maurizio Vitiello, è arricchita dalle parole critiche di figure quali Davide Rondoni, Ottaviano Giannangeli, Vito Moretti, Gianni Oliva, Dante Marianacci, Fulvia Marconi, Angelo Piero Cappello, Luciana Pasquini, Valeria Di Felice. Va infine precisato come in Ventitré accanto alle poesie trovi posto Attorno a mezzanotte, rilettura attualizzata del mito di Venere e Adone cui sono dedicate le parole critiche di Patrizio Domenicucci, cattedratico di Letteratura Latina nel medesimo Ateneo.