Venezia è un caso emblematico, quasi riassuntivo dei vari aspetti della sostenibilità: una città che è un vero e proprio «inventario di problemi», dove l'insostenibilità non è nell'azione dell'uomo in sé, ma nella natura specifica dei processi di trasformazione ambientale, economica e sociale dei decenni più recenti. Il volume ne ripercorre la storia partendo dal periodo della Serenissima, quando Venezia conobbe uno sviluppo eccezionale che però, nel tempo, iniziò a rallentare, fino ad arrestarsi. Nell'Ottocento e nel Novecento la città fu invece oggetto di due forti ondate di industrializzazione, qui indagate in particolare nei risvolti economici e urbani. E infine, i problemi di oggi. Il declino di Venezia (simbolicamente iniziato nel 1966 con «l'acqua granda») è indagato nei suoi molteplici risvolti: dissesto idraulico e morfologico, deindustrializzazione, spopolamento e questione abitativa, overtourism, grandi navi e altro ancora. Un dibattito che dura da mezzo secolo, facilmente dimenticato o rimosso in una complessiva incapacità di azione.