Sotto la luce dei riflettori, nel palcoscenico dell'esistenza, arriva un uomo con una lente d'ingrandimento in mano: vuole spiegare il mondo che lo circonda e decodificare il mistero della vita tramutando ogni singola emozione in versi. Chi è un poeta? Cosa vorrebbe da noi lettori? Sicuramente essere d'aiuto, un benefattore per l'anima, come Virgilio guidò Dante. Ci vuole passione nel fare il poeta, il coraggio e la sensibilità di osservare e non tacere ma scrivere e poi magari cancellare e poi riscrivere senza mai fermarsi fin quando la propria opera non viene alla luce. Questa fine sensibilità è l'humus dal quale nasce l'opera Venditore di fumo una raccolta di poesie che hanno apparentemente poco in comune, trattando argomenti tra loro diversi, ma in realtà legate da un invisibile filo ricco di passione, sentimenti, illusioni e disillusioni ed ancora tenerezza, voglia di vivere, tristezza, noia, gioia alternata al dolore, cultura, esperienze tragiche e momenti felici. Un vero mix che sfugge alla logica comune e che rende unica la poetica del suo autore Riccardo Capua. Una penna elegante e raffinata, vero nei contenuti, ripercorre con lucide analisi il suo mondo interiore e lo esteriorizza nei suoi versi in rima baciata sintetizzando abilmente la presenza di opposti sentimenti. Il suo percorso poetico è di immediata comprensione: il piacere innocente è diventato con gli anni un'amara consapevolezza della complessità del vivere e del dualismo che accompagna ogni scelta affrontata rispetto a quella mancata. Arriva dritto all' anima del lettore un invito alla riflessione sulle imprevedibilità che il destino ha in serbo per l'uomo, molteplici esperienze saldate per un unico risultato, combattere la banalità di un'esistenza senza valori. Francesca Palumbo