La raccolta dal titolo "Vasi spezzati-La luce ritrovata: poesie scelte di Emily Dickinson" di Marian Ciprian Zisu, tradotte in parte dall'intera produzione della poetessa americana, ci appare di per sé ben eseguita per significazione di tematiche e rispetto delle regole necessarie, ed è ben riuscita nella scelta dei testi lirici, poiché è ben costruita architettonicamente, in quanto l'eterogeneità dei testi, così come sapeva fare la poetessa, è ben rispettata, capace, in tal senso, di avvicendarsi nelle tematiche più svariate, compresa quella religiosa che è sempre la più difficile e la più importante, compito ben riuscito dall'autore, che ne ha tracciato un profilo biobibliografico del tutto esaustivo, aiutando il lettore, in tale senso, per meglio comprendere Emily Dickinson. Inoltre l'autore crea un parallelo, per modo di intendere la Trascendenza, tra Dante, Shakespeare e la stessa Dickinson. Relativamente a Dante, coglie lo stesso modo di intendere l'Amore Universale che è stato parte integrante dei due grandi poeti, in quanto Beatrice, per Dante, come facente parte dei Fedeli d'Amore, rappresenta la Sapienza Santa, per la Dickinson la Trascendenza è Amore che regola la vita dell'uomo e l'universo stesso. Per quello che attiene il modo del procedere lirico, esso è ricco di simbolismi e metafore, che ne arricchiscono la bellezza ed il vedere "Oltre". (dalla prefazione di Lia Bronzi)