La normativa antisismica ha visto nel tempo graduali affinamenti - legati sia all'evoluzione degli studi scientifici, sia ai tragici eventi che hanno interessato recentemente il nostro Paese - fino a divenire parte integrante delle norme tecniche per le costruzioni. Ma per le peculiari esigenze del nostro patrimonio culturale, queste non possono coincidere con quelle per l'edilizia di recente costruzione. Per risolvere tali criticità, con le "Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale" predisposte dal MiBACT, è stata definita una metodologia che permetta di correlare le valutazioni qualitative proprie di interventi su beni storici di interesse culturale ai parametri quantitativi tecnici dell'ingegneria strutturale, definendo giudizi di vulnerabilità che tengano conto sia delle esigenze di conservazione della struttura sia della sicurezza degli occupanti. La valutazione del rischio sismico effettuata sulla Galleria dell'Accademia di Firenze ne è un qualificato esempio applicativo, ponendo una particolare attenzione, oltre al contenitore, anche all'esigenza di conservare in sicurezza il suo mirabile contenuto storico-artistico.