Troppo spesso architetti e urbanisti seguono i loro progetti solo fino al momento della realizzazione. Ma cosa succede dopo? Cosa si può imparare dallo studio dei progetti una volta che questi sono abitati? E in che modo tali conoscenze possono essere utili? Il libro risponde a queste domande analizzando la Post-Occupancy Evaluation (POE), una pratica di ricerca sociale applicata che valuta gli esiti del progetto dopo che questo è stato consegnato e abitato. Mettendo al centro dell'attenzione i destinatari finali di chi progetta, la POE è un contributo che la sociologia (con altre scienze sociali) può dare alle discipline progettuali, uno sguardo prezioso e fondamentale quando, come oggi, si discute del ruolo e della responsabilità sociale dell'architettura. Oltre agli aspetti teorici, il volume illustra una serie di casi studio. Il volume si rivolge a un pubblico ampio: ai progettisti che vogliano arricchire la propria sensibilità perché hanno a cuore il senso ultimo dell'agire progettuale e che intendano affrontare con taglio scientifico il problema di quali siano queste condizioni. Agli scienziati sociali che si occupano di studi sul rapporto tra uomo e ambiente e sulla valutazione e a quelli che riconoscono l'importanza della ricerca sociale interdisciplinare e con finalità applicate. E a tutti coloro che, come abitanti dell'architettura, sono interessati a osservare con occhi diversi gli effetti sulle loro vite delle scelte di chi progetta.