I maestri dell'ukiyo-e riuniti in un volume che racconta il "mondo fluttuante" del Giappone tra il XVII e il XIX secolo Durante il cosiddetto periodo Edo (1603-1868), il Giappone visse una stagione storica e artistica particolarmente feconda; la sua influenza varcò le frontiere dell'arcipelago per giungere fino in Occidente, dove diede vita a una vera e propria passione per l'estetica e la cultura giapponese. Il termine ukiyo-e, che significa "immagini del mondo fluttuante", si riferisce alle stampe xilografiche a colori nate nel periodo Edo dall'incontro fra il talento di pittori quali Utamaro, Hokusai e Hiroshige e l'assoluta maestria di incisori di matrici e stampatori. Queste stampe sono l'espressione estetica più alta di quella che potrebbe essere definita una civiltà del piacere: non un piacere edonistico, bensì il frutto della consapevolezza che i piaceri della vita, in quanto effimeri, devono essere pienamente vissuti. Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere permette di scoprire il mondo delle stampe giapponesi dell'ukiyo-e attraverso centinaia di opere e i temi che le caratterizzano: dalle eleganti bellezze femminili, ai delicati fiori e uccelli, dai celebri attori del kabuki ai valorosi samurai fino alle stampe erotiche, con la loro spensierata celebrazione dell'amore. Il percorso è articolato in nove sezioni tematiche che riuniscono una trentina di disegni preparatori, una ventina di paesaggi e altrettante scene di fiori e uccelli, circa quaranta ritratti di attori del kabuki, oltre a una quarantina di stampe di "belle donne", circa cinquanta stampe e libri erotici e una ventina di stampe di guerrieri ed eroi.