Da alcuni decenni si fa uso dell'uranio impoverito nella costruzione di armamenti e munizioni. Benché non sia ufficialmente riconosciuto un nesso tra l'esposizione alle polveri conseguenti alle esplosioni prodotte da queste armi - tanto nei teatri di guerra quanto nei poligoni militari - e l'insorgere di gravi malattie con esito letale, sono qui documentate, attraverso risultanze di inchieste e testimonianze dirette di chi ne ha vissuto gli esiti sulla propria pelle, le conseguenze dell'uso dell'uranio impoverito, devastanti per le persone e per l'ambiente. Le storie di alcuni militari e di famigliari di vittime anche civili si alternano alla documentazione sulle criticità italiane intorno alla sicurezza nei poligoni militari e nelle missioni all'estero, in particolare in Somalia e in Kosovo. Ai bombardamenti Nato sulla Serbia nel 1999 è dedicato un capitolo che illustra i danni all'ambiente provocati dalle operazioni militari a cui ha partecipato con entusiasmo anche l'Italia.