"Uno scambio di anime" è scritto come resoconto narrato in prima persona da uno dei personaggi, un certo signor Compton. Il narratore è amico di uno strano studioso, il dottor Myas, impegnato in esperimenti vagamente scientifici: tali esperimenti consistono nel riuscire a compiere ciò che dà il titolo alla novella, ovvero uno scambio di anime, inteso più precisamente come un travaso di coscienze. Alla porta di Compton, un giorno, arriva la fidanzata di Myas, che dice di essere Myas stesso o, piuttosto, la sua anima maschile imprigionata nel corpo della donna. La "donna" spiega che lo studioso aveva costruito un apparecchio capace di scambiare le anime di due persone, e lui e la fidanzata l'avevano sperimentato personalmente. Si erano così ritrovati "invertiti": l'anima maschile del dottore nel corpo della donna, e l'anima femminile della fidanzata nel corpo dell'uomo. Purtroppo l'apparecchiatura si era rotta dopo il transfert e, cosa ancor peggiore, la fidanzata era morta subito dopo l'esperimento. Myas si trova ora intrappolato nel corpo della fidanzata, mentre l'anima di lei è scomparsa: è quindi sua intenzione quella di recuperare tutte le proprie facoltà psico-mentali e di riprendere gli esperimenti al fine di attirare nuovamente l'anima della fidanzata nel suo corpo. Una beffa più che un dramma, se non fosse per un doppio finale che sorprenderà i lettori.