4 giugno 2006: una barca di sei metri, senza nome e senza bandiera, è ritrovata da un pescatore a largo dei Caraibi. A bordo, i corpi quasi mummificati di undici uomini neri. È tutto ciò che resta di un convoglio di 47 persone partite dalle coste dell'Africa nel giorno di Natale. La scrittrice si prende il carico di dar voce agli undici senza nome, trasfondendo le loro storie in una prosa che si fa canto, ora epico, ora lirico, ora romanzesco. Gli undici si raccontano nell'attimo prossimo alla morte, raccontano i loro desideri, le ambizioni e i fallimenti. Raccontano di una società in fermento, fatta di architetti, autisti d'autobus, costruttori di piroghe, di uomini che difendono le proprie figlie da usanze arcaiche, andando contro la comunità. Nel canto del griot, poeta sacerdote mezzo uomo e mezzo dio, palpita una luminosa amara Africa.