I popoli, le nazioni e le patrie sono aggregazioni di ordine naturale, sono ascrittive e non elettive, e quindi, come estensioni della famiglia, non possono e non devono essere schiacciate dal momento statale o sovra-statale. Non va però dimenticato che anche la comunità politica è originariamente naturale ed essa - se non viene identificata con lo Stato moderno summum artificium - può e deve convivere con i popoli, le nazioni e le patrie. È questa una delle più grandi sfide di oggi. Sfida che va affrontata con la mente sgombra da etichette ideologiche e scevra da interessi di parte. I popoli, le nazioni e le patrie appartengono alle finalità naturali dell'uomo, che però spesso l'artificio politico intende come un individuo astratto e irrelato, una unità numerica da sommare alle altre nel globalismo universale, ma non da integrare. Il principio integratore non può infatti essere convenzionale, ma deve preesistere all'integrazione, sia come sua causa naturale sia come fine ultimo. Questo Rapporto fornisce le coordinate per un compito oggi sempre più ineludibile.