Un Lakota, un Indiano d’America delle praterie, non viaggia solo nello spazio, il suo modo di viaggiare attraversa il tempo, la sua anima, ma soprattutto la storia del suo popolo. Unbreakable è un cammino in primo luogo guardato dagli occhi dei Lakota stessi e solo poi attraverso quello di tre viaggiatori bianchi.
©AlessioVissaniUnbreakable.
Grazie alle immagini del fotografo Alessio Vissani, il racconto dell’antropologo Alessio Martella e i disegni dell’illustratore Ivan Cavini potrete conoscere che cosa vuol dire essere Lakota oggi, cosa significa vivere da Nativo Americano, cosa significa appartenere allo stesso popolo di Toro Seduto, Cavallo Pazzo e Nuvola Rossa.
Partendo dalle terre dell’ovest, le sacre Colline Nere, questa avventura vi condurrà attraverso il Sud Dakota, Wyoming, Montana e Nebraska. Mescolando una narrazione tipica dei reportage con un viaggio nello spirito, vi immergerete nel mondo Lakota come una preghiera: lasciate che vi apra gli occhi su altri orizzonti e su una nuova consapevolezza.
«Per essere un indiano governativo l’unica cosa che serve è avere sangue indiano e un numero di immatricolazione. La tribù riceve dollari federali sulla base dei suoi membri con almeno un quarto di sangue indiano. Per me essere Lakota significa qualcos’altro, si basa su elementi fondamentali come la tradizione, la lingua e anche il luogo – le grandi pianure – il territorio originario dove i nostri antenati vivevano cacciando il bisonte, questo è molto importante perché dal punto di vista Lakota noi apparteniamo alla terra. Il nostro stile di vita, le nostre leggi tradizionali sono antiche, ci furono date da Wó?pe – la Donna Vitella di Bisonte Bianco – e dalle Nazioni degli Animali. Anche il DNA è importante perché ci collega ai nostri antenati, a queste terre e luoghi sacri. Tutto questo ci ha resi Lakota, ma poi le cose cambiarono». — Joseph J. Brings Plenty Sr.